Avvisi e comunicazioni

La Chiesa di Santa Barbara








BREVI CENNI STORICI SULLA CHIESA DI SANTA BARBARA


La Chiesa di Santa Barbara, edificata sul punto panoramico che domina il paese e la valle, fu edificata sul luogo dove già sorgeva un “ altariolo ” dedicato alla Santa, la cui costruzione risaliva al primo decennio del XVIII secolo, stando a documenti della Pievania di Candide.
Fu proprio il Pievano di Candide, ad autorizzare la costruzione di un piccolo sacello nel 1702, per la protezione del paese contro i fulmini e i frequenti incendi. Per quanto piccola la costruzione richiamò sempre l’attenzione dei passanti che salendo verso la fontana del paese, prima e dopo la costruzione della torre campanaria, alzavano gli occhi verso il colle dove era costruito quello che da sempre fu ritenuto un piccolo santuario, luogo di preghiera e di devozione radicatosi nel tempo. Lì arrivavano le processioni nella preghiera di Rogazione che salivano dal capitello del Crocifisso ora posto in via Marconi.
La Chiesa è citata nell’opera del Fabbiani, “Chiese del Cadore”, a pagina 111. Fu don Sante De Lorenzi a prendere in considerazione di edificare una Chiesa, sufficientemente capiente, in luogo del capitello. Non vi sono progetti della Chiesa, né disegni tecnici riproducenti piante, sezioni, prospetti o particolari costruttivi dell’opera redatti da professionisti. Vi sono solo schizzi a matita, con misure e piantine del perimetro della Chiesa, tutte ad opera di don Sante De Lorenzi.
I calcoli del legname e del materiale necessari alla costruzione della Chiesa sono sempre dello stesso Parroco, che ha anche tenuto una minuziosa documentazione quasi quotidiana delle entrate e delle uscite, del lavoro di quanti hanno collaborato per realizzare l’edificio sacro.
Dai documenti autografi di Don Sante De Lorenzi si ricava inoltre molte informazioni utili per quanto attiene l’evoluzione costruttiva della chiesa. Il lavoro di costruzione di un “oratorio del pietrame e calce” fu commissionato dal fabbriciere Isidoro Doriguzzi Zordanin, a nome della Fabbriceria di Danta, che firmò il contratto di assicurazione, il 30 luglio 1913. Dal libro mastro e dal contratti di assicurazioni stipulate dalla fabbriceria il cantiere fu aperto il 5 agosto del 1913. I lavori dei muri perimetrali cominciarono il 18 agosto e si conclusero il 29 settembre 1913.
La copertura era prevista per gli anni 1914-1915 ma, a causa della guerra, non si procedette alla realizzazione, lasciando così la Chiesa priva di tetto fino al 1920. Infatti il 20 agosto 1920 il vescovo autorizzava don Sante a realizzare il tetto della Chiesa, come annotava nel suo quaderno giornaliero lo stesso Parroco.
Da una nota del 18 luglio 1922, indirizzata da don Sante all’Ufficio Tecnico di Finanza presso l’Intendenza di Finanza, si deduce che a causa della guerra la Chiesa non ebbe la copertura. Da una minuta del 24 luglio del 1922 indirizzata alla Curia, il Parroco annotava che sopra i muri della Chiesa era stata piazzato un osservatorio di artiglieria antiaerea e che lo sparo dei cannoni aveva causato danni ingenti alle opere murarie.
Il giorno 01 maggio 1921 fu stipulato il contratto per il lavoro di intonaco a grezzo e l’imbiancatura all’interno della Chiesa. Il tra il 27 e il 30 luglio del 1921 si edifica il campanile. Il 19 dicembre con un solenne rito don Sante benedice l’altare di S. Barbara secondo le prescrizioni del Vescovo giunte nel mese di novembre, inserendovi la pietra sacra. Il 26 gennaio 1923 don Sante commissionava alla ditta J.B. Purger di S. Ulrico in Valgardena le statue di S. Barbara, S. Agnese, S. Lucia, S. Cuore di Gesù e Cuore Immacolato di Maria. Il 3 aprile il Parroco comunicava di averle ricevute. Il 15 giugno 1923 la ditta F.lli Bertarelli di Milano comunicava a don Sante che il dipinto di S. Barbara era pronto. La manovalanza per la costruzione della Chiesa fu assicurata dagli abitanti di Danta e tutti ricevettero il compenso che il Parroco concordava , all’inizio di ogni giorno e secondo le disponibilità della Parrocchia. Don Sante si premurò che non venisse impiegato nel lavoro nessun ragazzo di età inferiore ai 16 anni, come è chiaramente annotato sul libro paga. La Chiesa fu edificata anche con il rilevante contributo della popolazione femminile, con le offerte di tutte le famiglie del paese e soprattutto con il ricavato della vendita delle uova. La Chiesa di Santa Barbara è balzata su tutti i giornali del mondo quando il papa Benedetto XVI la visitò durante il suo soggiorno in Cadore, il 16 luglio 2007 soffermandosi a lungo con il Parroco, don Angelo Balcon.