A conclusione della visita pastorale


Carissimi, con la festa della Madonna della Purità, si conclude la visita pastorale del Vescovo alla nostra parrocchia, inziata lo scorso 17 aprile. Anche se diluita nel tempo, vogliamo ricordare i momenti più significativi in cui abbiamo fatto conoscere la nostra realtà con verità e semplicità.
Il Vescovo ha potuto toccare con mano la situazione del nostro paese non solo dal punto di vista della vita di fede e della spiritualità cristiana, ma anche la realtà sociale con le sue difficoltà e le sue potenzialità.
Questa giornata dedicata a Maria, in cui la veneriamo con il titolo di Madonna della Purità, vogliamo ricordarLa in tutte quelle virtù in cui Ella ci è maestra di vita indicando ai credenti di ogni tempo, che la fede cristiana, seriemente vissuta, porta frutti incredibili nella vita di tutti i giorni.
Lei, Madre della Chiesa, nella sua intercessione presso Dio, si fa carico delle attese, delle preoccupazioni e delle preghiere dei sani come dei malati, doi giusti, dei poveri, di quanti si attendono che la loro situazione di vita possa diventare sicura e più dignitosa.
In questa occasione si festeggiano i coscritti del 1992. Con ogni generazione di giovani si rinnova la speranza che essi portino quella ventata di freschezza e di novità che è tipica dell'età in cui, pur mancando l'esperienza della vita, non manca però l'audacia della speranza in un futuro migliore del presente, sgombro di tutte quelle ombre che invece fagocitano la nostra vita per mezzo dell'indifferenza, la superficialità, l'arroganza, la mancanza di dominio di sé. Infine, questa festa della Purità, è tanto più significativa perchè si compie nel 150° anniversario di vita della Parrocchia.
A Maria - che ci vede riuniti in così gran numero - affidiamo la vita di tutta la nostra comunità nella varietà delle famiglie che la compongono e ne sono l'anima più viva, dei gruppi che la animano, delle iniziative che la rendono bella, delle persone che con la loro esperienza la rendono feconda di opere buone e aperta a quanti giungono da fuori.
A Lei guardiamo per chiedere le grazie di cui sentiamo avere bisogno, ma a che per rendere grazie e per fare della nostra vita un dono significativo - come Lei stessa fece - che lascerà una traccia personale altrettanto significativa sopratutto per la testimonianza e l'esempio che sapremo dare.