Benvenuto tra noi

Il saluto del Parroco don Angelo Balcon e della comunità al Vescovo Giuseppe all'inizio della Visita pastorale.

Carissimi amici, fratelli e sorelle nella fede, oggi vogliamo fari risuonare questo saluto di benvenuto nel giorno in cui il nostro Vescovo Giuseppe inizia la sua visita pastorale nella nostra Parrocchia. L'antico canto Ecce sacerdos, a nome di tutti ha accolto il Vescovo non solo con grande affetto e stima, ma anche con altrettanta grande consapevolezza di chi è il Vescovo e Chi rappresenta.
La settimana scorsa è giunta nelle case di tutti la lettera in cui indicavo gli appuntamenti, gli incontri e lo scopo della visita pastorale. Oggi, mi sento di dover raccomandare anzitutto la preghiera:
  • la preghiera per i ragazzi che vivono un momento importante del loro cammino di formazione cristiana ricevendo il Sacramento della Cresima; la preghiera per le loro famiglie e per quanti hanno a cuore la loro educazione;
  • la preghiera per le nostre famiglie, soprattuto per quelle che vivono difficoltà siano esse relazionali, che economiche e per la malattia di qualcuno dei propri congiunti;
  • la preghiera per gli ammalati negli ospedali o sofferenti nelle nostre case;
  • la preghiera per la nostra gioventù perché senta sempre la vicinanza amichevole di chi vive la fede cristiana pur nei limiti umani, ma anche nella serena consapevolezza che l'adesione al Vangelo è una sicura via per una vita buona, orientata da principi solidi.
Infine nel nostro cuore trovi posto una preghiera per la Chiesa. La Chiesa, per chi nel nostro piccolo paese la vuole conoscere per amare, ha il volto umano della nostra comunità che vede nella persona del Vescovo il principio di unità con tutta la Diocesi e la Chiesa universale. Ce lo insegna San Paolo: lui che ha conosciuto il Signore risorto sulla via di damasco, lo ha potuto in realtà conoscere nei cristiani del suo tempo che erano riuniti in comunità con tutte le caratteristiche e le dinamiche dei rapporti umani che ben conosciamo nella nostra esperienza.
La Visita pastorale ci ricorda che siamo legati ad una grande famiglia di credenti tenuta insieme dalla forza salvifica dello Spirito Santo.
La Chiesa, nella sua piccola porzione di popolo di Dio che abita, lavora, vive studia realizza i propri progetti e sogni in Danta di Cadore, vuole essere viva, pronta a rispondere alle tante sollecitazioni che vengono anche dall'attualità del nostro tempo: prima tra tutte quella di annunciare a queste generazioni l'amore e la misericordia di Dio Padre continuando quell'opera iniziata da Gesù di Nazaret duemila anni orsono.
Il tempo di grazia che ci è dato di vivere con la Visita pastorale, porti beneficio spirituale in tutti noi, sia di incoraggiamento per la vita della comunità cristiana nel suo impegno di testimoniare il Vangelo. I momenti di incontro che il Vescovo avrà con le istituzioni, i gruppi di volontariato e le famiglie, possano infondere speranza in tutte le attività nella ricchezza della loro varietà, ma nella certezza che tutte insieme permettono al nostro paese di restare ancorato al suo territorio, alle sue tradizioni e alla sua storia che dal cristianesimo ha ricevuto le sue caratteristiche migliori oggi rintracciabili nel senso della giustizia, della solidarietà, dell'amicizia.