Carissimi, si avvicina il Natale:
giorno di festa, giorno in cui il nostro cuore desidera quella serenità che spesso la vita con le sue preoccupazioni ci toglie.
So che per molti la festa del Natale rende più acuta la solitudine e la sofferenza e da tempo forse, in troppe case ha perso quel fascino che invece essa vuole avere proprio per il suo significato più autentico.
I canti della Bella Stella che ascoltiamo, il suono delle campane che scandiscono queste serate, vogliono riportare nei nostri cuori il Mistero del Natale per tentare almeno di restituirci quell'intima gioia a cui comunque aspiriamo.
giorno di festa, giorno in cui il nostro cuore desidera quella serenità che spesso la vita con le sue preoccupazioni ci toglie.
So che per molti la festa del Natale rende più acuta la solitudine e la sofferenza e da tempo forse, in troppe case ha perso quel fascino che invece essa vuole avere proprio per il suo significato più autentico.
I canti della Bella Stella che ascoltiamo, il suono delle campane che scandiscono queste serate, vogliono riportare nei nostri cuori il Mistero del Natale per tentare almeno di restituirci quell'intima gioia a cui comunque aspiriamo.
Natale è Dio che si fa “bambino” nel Bambino Gesù: un Bambino che nulla ha di diverso dai nostri bambini. Guardando a loro possiamo intuire ciò che il Bambino di Betlemme ci comunica.
Così in Lui possiamo sentire la tenerezza di Dio per noi; nello sguardo del Bambino Gesù si rispecchia la nostra vita con tutto il suo peso ma anche con tutte le piccole conquiste e soddisfazioni che la rendono comunque bella. In quello sguardo possiamo sentirci sempre amati da un amore più gratuito, più grande e intenso del nostro. Possiamo sentire quell'abbraccio che ci incoraggia, ci sprona, ci soccorre, ci consola in tutte le nostre povertà.
Questo è il mistero grande della nostra fede.
Questo è il mistero grande della nostra fede.
Buon Natale a tutti.
Il Parroco e il Gruppo de "La Bela Stela"
Il Parroco e il Gruppo de "La Bela Stela"