Omelia per il Vespro della Festa della Purità
Carissimi, di anno in anno la Madonna ci da appuntamento in questo giorno di festa. A lei torniamo per chiederLe di intercedere a nostro favore. Sono tante le preghiere che anche oggi le rivolgiamo: numerosi sono i problemi e le difficoltà che insorti nelle nostre case, sono tanti i motivi per cui ci rivolgiamo alla Madre di Dio per chiedere quella luce interiore che ci aiuti a capire, a trovare coraggio, speranza, rinnovato slancio per la nostra vita.
Carissimi, di anno in anno la Madonna ci da appuntamento in questo giorno di festa. A lei torniamo per chiederLe di intercedere a nostro favore. Sono tante le preghiere che anche oggi le rivolgiamo: numerosi sono i problemi e le difficoltà che insorti nelle nostre case, sono tanti i motivi per cui ci rivolgiamo alla Madre di Dio per chiedere quella luce interiore che ci aiuti a capire, a trovare coraggio, speranza, rinnovato slancio per la nostra vita.
Non c’è età che non abbia le sue proprie difficoltà e le sue specifiche preoccupazioni, insieme tuttavia ai tanti motivi di gioia. Un motivo di gioia è quello che ci offre questa giornata: lo stare insieme, in una comunità che sa trarre occasioni di fraternità cristiana dal tesoro della sua tradizione, attirati dallo splendore di una fede in Dio che sa sostenere, guidare, rialzare.
Come modello di questa fede appassionante, noi abbiamo Maria. Di lei, i padri della Chiesa, scrissero che non si parla mai abbastanza. Eppure sappiamo che i vangeli, di lei, ci parlano ben poco. Vorrei tratteggiare solo un breve aspetto di Maria, che va al di là dei dogmi di fede che ben conosciamo, ed è legato proprio alla nostra festa.
La purità è un termine che ci rinvia subito ad un altro più chiaro nel suo significato: purezza. Un teologo del Novecento, di cui quest’anno ricorrono i 40 anni della morte, Romano Guardini, scrive: “Quando si parla della purezza di Maria, immediatamente si collega il concetto alla sfera sessuale e si vede in lei quella persona, la cui forza intera d'amore e di vita si diresse con dedizione perfetta a Dio. Ciò è giusto, ma non dice abbastanza; forse neppure quanto è più proprio. L'impressione di purezza singolare che promana da lei, si radica nella modalità del suo esistere; nel fatto che la fede divenne puramente e semplicemente la forma della sua vita personale femminile e la realtà che ella credeva divenne il contenuto della sua immediata esistenza, in una unità che era tanto grazia quanto naturalezza, tanto obbedienza quanto compimento, sia risposta attiva che bellezza» (da Romano Guardini, "La Madre del Signore")
Di questa lunga citazione sottolineo due frasi:
- La purezza si radica nella modalità del suo esistere
- La fede divenne semplicemente la forma della sua vita.
Sono parole intensissime e che vogliono richiamarci tutti da un impegno preciso: un impegno di riscoprire uno stile di vita in cui le virtù vengono coltivate nella consapevolezza che solo così la nostra vita è una vita buona.
Pudore, modestia, purezza sono virtù oggi dimenticate, ma sono le virtù che ci aiutano a custodire il nostro essere, la nostra persona nelle sue relazioni con gli altri, con la natura, con se stessa. È importante che, alla luce del Vangelo e della vita di Maria, impariamo a custodire di più pensieri, azioni, parole, atteggiamenti. Quanta violenza, quanti risentimenti trovano poi sfogo in gesti e scelte di vita che danno scandalo. Quanti scandali oggi minano la fiducia nel prossimo, nelle istituzioni finanche dentro la Chiesa.
Nel Vangelo Gesù dice ai farisei che non è ciò che entra dall’esterno che intorbidisce la vita, ma è ciò che esce dal cuore malato dell’uomo a rendere invivibile il clima intorno a se.
Non esita a far comprendere ai suoi discepoli che l’impurità è coltivata dentro un cuore perverso, dentro una coscienza che non sa più riconoscere il male e lo scambia per il bene. La via dei comandamenti, la via dell’ascolto della Parola di Dio, la via della preghiera sono strumenti potenti che un cristiano ha per tenere sempre desta la sua posizione nel mondo. Ricercate ciò che è nobile, puro onesto, buono,. Vero e giusto: insegna san Paolo alle sua comunità. Ed ancora raccomanda: la vostra vita brilli come gli astri in cielo. Maria, è il nostro astro in cielo e ci richiama che anche la nostra vita, pubblica o nascosta, deve promanare luce ed essere limpida.
Infine un pensiero di storia del nostro paese.
Come modello di questa fede appassionante, noi abbiamo Maria. Di lei, i padri della Chiesa, scrissero che non si parla mai abbastanza. Eppure sappiamo che i vangeli, di lei, ci parlano ben poco. Vorrei tratteggiare solo un breve aspetto di Maria, che va al di là dei dogmi di fede che ben conosciamo, ed è legato proprio alla nostra festa.
La purità è un termine che ci rinvia subito ad un altro più chiaro nel suo significato: purezza. Un teologo del Novecento, di cui quest’anno ricorrono i 40 anni della morte, Romano Guardini, scrive: “Quando si parla della purezza di Maria, immediatamente si collega il concetto alla sfera sessuale e si vede in lei quella persona, la cui forza intera d'amore e di vita si diresse con dedizione perfetta a Dio. Ciò è giusto, ma non dice abbastanza; forse neppure quanto è più proprio. L'impressione di purezza singolare che promana da lei, si radica nella modalità del suo esistere; nel fatto che la fede divenne puramente e semplicemente la forma della sua vita personale femminile e la realtà che ella credeva divenne il contenuto della sua immediata esistenza, in una unità che era tanto grazia quanto naturalezza, tanto obbedienza quanto compimento, sia risposta attiva che bellezza» (da Romano Guardini, "La Madre del Signore")
Di questa lunga citazione sottolineo due frasi:
- La purezza si radica nella modalità del suo esistere
- La fede divenne semplicemente la forma della sua vita.
Sono parole intensissime e che vogliono richiamarci tutti da un impegno preciso: un impegno di riscoprire uno stile di vita in cui le virtù vengono coltivate nella consapevolezza che solo così la nostra vita è una vita buona.
Pudore, modestia, purezza sono virtù oggi dimenticate, ma sono le virtù che ci aiutano a custodire il nostro essere, la nostra persona nelle sue relazioni con gli altri, con la natura, con se stessa. È importante che, alla luce del Vangelo e della vita di Maria, impariamo a custodire di più pensieri, azioni, parole, atteggiamenti. Quanta violenza, quanti risentimenti trovano poi sfogo in gesti e scelte di vita che danno scandalo. Quanti scandali oggi minano la fiducia nel prossimo, nelle istituzioni finanche dentro la Chiesa.
Nel Vangelo Gesù dice ai farisei che non è ciò che entra dall’esterno che intorbidisce la vita, ma è ciò che esce dal cuore malato dell’uomo a rendere invivibile il clima intorno a se.
Non esita a far comprendere ai suoi discepoli che l’impurità è coltivata dentro un cuore perverso, dentro una coscienza che non sa più riconoscere il male e lo scambia per il bene. La via dei comandamenti, la via dell’ascolto della Parola di Dio, la via della preghiera sono strumenti potenti che un cristiano ha per tenere sempre desta la sua posizione nel mondo. Ricercate ciò che è nobile, puro onesto, buono,. Vero e giusto: insegna san Paolo alle sua comunità. Ed ancora raccomanda: la vostra vita brilli come gli astri in cielo. Maria, è il nostro astro in cielo e ci richiama che anche la nostra vita, pubblica o nascosta, deve promanare luce ed essere limpida.
Infine un pensiero di storia del nostro paese.
In via Roma fa oggi la sua comparsa l’antica statua della Madonna vestita, che da 80 anni ormai era depositata in soffitta. Ringrazio chi ha collaborato per rifare il vestito nuovo così come era in uso a Danta il vestito delle donne di metà Ottocento. Quella statua ha accompagnato le processioni fino al 1928, prima che fosse acquistata questa. C’è il racconto del primo parroco, don Giovanni De Martin Strenta, conservato in archivio che racconta della festa per accogliere la nuova statua: correva l’anno 1863, erano i primi anni di vita della Parrocchia e del Comune, la novità era elettrizzante per tutti. È rassicurante leggere quelle pagine di storia del paese.
Oggi abbiamo bisogno di nuovo di trovare quella freschezza iniziale. Anche questa mattina il signor Sindaco, che ringrazio per il gesto così cordiale nei confronti della mia persona, ha ricordato i problemi - la cui natura è tutta nuova - che stanno in agguato e le difficoltà che ci sono per sopravvivenza di comunità piccole come la nostra.
Oggi, questa nostra comunità vestita a festa dimostra che in fondo non ha perduto quella freschezza antica. Tuttavia di fronte al pessimismo e alla rassegnazione di trovarci a far fronte a problemi più grandi di noi, può essere smarrita.
Oggi, festa dei giovani, si fa appello al’entusiasmo là dove dimora con più abbondanza: nel cuore, nell’audacia e nell’impegno intelligente delle generazioni più giovani.
Oggi abbiamo bisogno di nuovo di trovare quella freschezza iniziale. Anche questa mattina il signor Sindaco, che ringrazio per il gesto così cordiale nei confronti della mia persona, ha ricordato i problemi - la cui natura è tutta nuova - che stanno in agguato e le difficoltà che ci sono per sopravvivenza di comunità piccole come la nostra.
Oggi, questa nostra comunità vestita a festa dimostra che in fondo non ha perduto quella freschezza antica. Tuttavia di fronte al pessimismo e alla rassegnazione di trovarci a far fronte a problemi più grandi di noi, può essere smarrita.
Oggi, festa dei giovani, si fa appello al’entusiasmo là dove dimora con più abbondanza: nel cuore, nell’audacia e nell’impegno intelligente delle generazioni più giovani.
Il Parroco